Oltre 3mila espositori hanno confermato la presenza, 50mila operatori professionali italiani della distribuzione e della ristorazione sono stati già registrati e in vetrina ci saranno circa mille nuovi prodotti con grande attenzione a salute e benessere, gusto e nuove combinazioni d’ingredienti, territorialità e packaging sostenibili. Sono numeri di tutto rispetto quelli presentati per l’edizione 2022 di Cibus, la grande vetrina del food made in Italy che torna dal 3 al 6 maggio a Parma, con l’organizzazione di Fiere di Parma e Federalimentare. Un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte dell’agroalimentare italiano, oggi alle prese con l’inflazione e il rischio di una flessione dei consumi interni, a causa della congiuntura negativa legata al conflitto russo-ucraino. Come sempre l’export resta la carta da giocare per l’agroalimentare italiano, che quest’anno si concentrerà sul consolidamento dei mercati tradizionali di sbocco, UE, Usa e Canada, e quelli in evoluzione come i P