MiC, il viaggio tra le biblioteche d’Italia prosegue a Montevergine in Irpinia
Un luogo magico che custodisce oltre settemila pergamene, codici miniati e preziosi testi religiosi
Biblioteca di Montevergine in Irpinia, da lookaside.fbsbx.com |
Con la Biblioteca Statale di Montevergine, in provincia di Avellino, prosegue il racconto delle meraviglie del patrimonio librario italiano che ogni settimana accompagna i visitatori in un viaggio virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato grazie a una serie di reportage promossi sui canali social del Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini.
Nata con la Congregazione verginiana ad opera del suo fondatore San Guglielmo all’interno del palazzo abbaziale di Loreto, la Biblioteca conserva oltre duecentomila volumi, quattrocento periodici, molti incunaboli, oltre un migliaio di cinquecentine e ventiquattro codici. Se in origine questo luogo era frequentato esclusivamente dai monaci, oggi è diventato meta di studiosi e di molti studenti provenienti da scuole e università della Campania.
“Il vero patrimonio della Biblioteca sono le pergamene, ne abbiamo oltre settemila e tuttora ne abbiamo tradotte e trascritte neanche la metà - spiega nel video il direttore Padre Carmine Allegretti e aggiunge - è in uscita il XIV volume, spero al più presto di farle conoscere. Tra le pergamene più importanti c'è quella che contiene il famoso Statuto dell'abate Donato che racconta la nascita della Congregazione. È proprio in questo momento che nasce il centro scrittorio a Montevergine e dunque la Biblioteca".
Tra i testi conservati a Montevergine, l'incunabolo più antico venne stampato probabilmente nel 1469 e contiene l'Apocalisse di San Giovanni, mentre il Libro d'Ore, stampato a Parigi nel settembre 1498, è il più riccamente miniato. Tra le oltre mille edizioni del Cinquecento alcune conservano la legatura originaria in assicelle di legno coperte da cuoio intagliato a disegni geometrici arricchiti da fermagli metallici. Il codice più caro alla tradizione monastica è il De vita et obitu sancti Guilielmi, in cui un discepolo del fondatore di Montevergine racconta, sotto forma di fioretti e per edificazione degli altri religiosi presenti e futuri, le notizie sulla vita e sui miracoli del religiosissimo cristiano di nome Guglielmo.
Commenti
Posta un commento