Gruppo FS: infrastrutture moderne e archeologia preventiva, un dialogo con la storia
📖 L’Atlante dei ritrovamenti
Per raccogliere e raccontare le scoperte più significative è stato creato l’Atlante dei ritrovamenti archeologici lungo tracciati ferroviari e stradali: uno strumento che censisce i reperti con schede suddivise per aree geografiche, corredate da testi descrittivi e immagini. Un’opera che dimostra come le grandi infrastrutture possano dialogare con la storia e contribuire alla memoria collettiva del Paese.
📍 La presentazione a Paestum
La pubblicazione è stata presentata alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico 2025 di Paestum, occasione in cui Archeolog ha illustrato il ruolo sempre più centrale dell’archeologia preventiva nei progetti del Gruppo FS. Un approccio che consente di costruire nuove opere senza compromettere la ricchezza storica dei territori attraversati.
🏛️ Un impegno condiviso
Archeolog riunisce realtà come RFI, Italferr, Anas e Quadrilatero Marche e Umbria, operando in sinergia con le Soprintendenze del Ministero della Cultura. L’obiettivo è contribuire al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione dei reperti rinvenuti durante la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture italiane.
🌍 Archeologia preventiva e sostenibilità
Il Gruppo FS è costantemente impegnato nell’adozione dell’archeologia preventiva per garantire che la costruzione di nuove linee ferroviarie avvenga in modo sostenibile. Un impegno che restituisce alla cittadinanza un patrimonio culturale inedito e alimenta un dialogo virtuoso tra infrastrutture moderne e radici storiche.✨ Con l’Atlante e i progetti di Archeolog, il Gruppo FS dimostra che innovazione e memoria possono crescere insieme, trasformando ogni cantiere in un’occasione per riscoprire e valorizzare la storia del Paese.
Fonte: Fsnews

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