Grow Garden, gaming per coltivare

Dimenticate battaglie epiche e corse contro il tempo: la nuova frontiera del gaming per la Generazione Alpha è… coltivare. Sì, avete letto bene. Con oltre 16,4 milioni di utenti connessi contemporaneamente, il gioco Grow a Garden ha superato persino il record di Fortnite, diventando un vero e proprio fenomeno globale nato su Roblox. 

Coltivare imperi virtuali: il boom di Grow a Garden 

Grow a Garden è molto più di un semplice gioco di simulazione agricola. Nato dalla mente di un giovane sviluppatore quindicenne, noto online come BMWLux, il titolo ha conquistato il cuore (e il tempo libero) di milioni di giovanissimi. Il gameplay è semplice e rilassante: si parte con un piccolo appezzamento di terra e qualche moneta virtuale, gli Sheckles. Da lì, si seminano carote, fiori o frutti esotici, si vendono i raccolti e si reinveste per espandere la propria fattoria digitale. Il tutto è ambientato in un universo colorato e surreale, popolato da rane fluorescenti e scimmie con poteri magici. Un mondo che cresce anche mentre il giocatore è offline, grazie alla modalità idle, e che si rinnova costantemente con eventi stagionali e aggiornamenti. 

Roblox: il laboratorio creativo della Gen Alpha 

Roblox, la piattaforma che ospita Grow a Garden, è un ecosistema in continua espansione. Con oltre 70 milioni di utenti attivi ogni giorno, permette a chiunque di creare giochi, condividerli e monetizzarli. È qui che la Generazione Alpha ha trovato il suo spazio creativo, trasformando il tempo libero in esperienze condivise e, in alcuni casi, in vere e proprie imprese digitali. 

Dalla passione al business 

Il successo di Grow a Garden non è solo culturale, ma anche economico. Con un incasso netto mensile stimato attorno ai 5 milioni di dollari (al netto delle commissioni di Roblox), il gioco dimostra quanto possa essere redditizio un modello di monetizzazione integrato nel gameplay. Oggetti rari vengono scambiati su piattaforme esterne come eBay e Discord, con prezzi che possono superare i 100 dollari per un singolo item virtuale.

Un’eredità che parte da Minecraft 

Il fascino di coltivare e costruire non è nuovo. Minecraft, il leggendario sandbox creato da Markus Persson, ha aperto la strada a questo tipo di esperienze. Anche lì, l’agricoltura è parte integrante del gioco: piantare, allevare, irrigare. Un ritorno alle origini digitali che oggi trova nuova linfa in titoli come Grow a Garden. 

Il fascino senza tempo delle fattorie virtuali 

Grow a Garden si inserisce in una lunga tradizione di giochi agricoli amati da tutte le generazioni: da Hay Day, con il suo stile colorato e le microtransazioni opzionali, fino a FarmVille, che ha fatto la storia su Facebook. Ma ciò che rende unico questo nuovo fenomeno è la sua capacità di parlare direttamente alla sensibilità della Gen Alpha: meno stress, più creatività, più controllo sul proprio mondo.

Fonte: Gambero Rosso

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