Fossato di Castel Sant'Angelo, riqualificato anche con percorsi per disabili

Con un investimento di 1,3 milioni di euro, Anas (Gruppo FS Italiane) ha concluso i lavori di riqualificazione del Fossato di Castel Sant’Angelo, nell’ambito del più ampio progetto di rinnovamento di Piazza Pia (valore complessivo: circa 90 milioni di euro), promosso per il Giubileo 2025. 

Un nuovo volto per oltre 4000 mq di paesaggio urbano 

L’intervento ha restituito alla città un’area completamente rinnovata, con nuove superfici pedonali, spazi verdi ampliati, aree di sosta, e una nuova prospettiva panoramica sul lato ovest del castello. Il progetto ha incluso la riqualificazione del verde, con nuove piantumazioni arbustive e il recupero del muro Spaccarelli, riposizionato nella sua sede originaria a testimonianza dell’impianto difensivo storico del castello. 

Accessibilità e inclusione 

Tre nuovi varchi pedonali collegano ora l’area del fossato con Piazza Pia e il Parco dei Bastioni con percorsi attrezzati e pavimentazioni in sampietrini e travertino, pensati anche per le persone con disabilità visive e uditive, grazie all’uso di dispositivi tattili e una nuova illuminazione storicamente coerente. 

Scavi archeologici e museo a cielo aperto in arrivo 

Durante i lavori per il sottopasso sono emersi ritrovamenti straordinari: resti di una fullonica romana, un’antica lavanderia, e un giardino terrazzato sul Tevere risalente all’età augustea. Tra i reperti: un muro in travertino e fondazioni di un portico colonnato, tubi in piombo (fistulae plumbeae) con il nome di Caligola, confermando la presenza degli Horti di Agrippina Maggiore, lastre campana figurate con raffigurazioni mitologiche, riutilizzate come coperture per le canalizzazioni della fullonica. I materiali, ora messi in sicurezza e in fase di restauro, saranno presto esposti in un museo a cielo aperto di circa 1.400 mq, all’interno del fossato. 

Un’opera che unisce storia, paesaggio e qualità della vita 

Con questo intervento, Anas rinnova il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella trasformazione sostenibile degli spazi pubblici, restituendo a cittadini e visitatori un luogo di bellezza, memoria e accessibilità. 

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Fonte: ANAS