Stanzino delle Matematiche, interventi restituiscono all'ambiente la funzione scientifica

Dopo un attento intervento di restauro e riqualificazione, lo Stanzino delle Matematiche agli Uffizi torna a risplendere, valorizzando la sua storica funzione di spazio dedicato alla conoscenza scientifica e al collezionismo mediceo. Lo piccolo scrigno, situato accanto alla Tribuna del Buontalenti, è noto per i suoi affreschi a tema scientifico e per il ruolo che ha avuto nella storia della Galleria.

Un restauro che esalta la bellezza 

L’intervento ha restituito luminosità all’ambiente, grazie a un recupero delle pareti e del pavimento, una manutenzione dei bronzetti nelle nicchie e un nuovo sistema di illuminazione pensato per esaltare gli affreschi del soffitto. Filtri alle finestre hanno ripristinato il rapporto con la luce naturale, mentre l’eliminazione dei tendaggi ha messo in evidenza la profondità degli alloggiamenti dei bronzi. 

Uno spazio che racconta l’evoluzione museale 

Per anni, lo Stanzino è stato una sorta di anticamera della Tribuna, ma il nuovo assetto lo riporta alla sua identità originaria. “Nel nuovo assetto, che esalta i tesori della sala, lo Stanzino testimonia come dagli Uffizi sia cresciuto l’albero di tutti i musei europei”, spiega il direttore delle Gallerie Simone Verde, sottolineando il legame storico tra questo ambiente e il Terrazzo delle Carte Geografiche, nonché la sua trasformazione nel Settecento in spazio espositivo di antichità. 

La storia dello Stanzino delle Matematiche 

Voluto da Ferdinando I de' Medici, il Granduca di Toscana, lo spazio ospitava originariamente strumenti scientifici, trattati di geografia, modelli di macchine da guerra e fortificazioni. Il suo soffitto, affrescato tra il 1599 e il 1600 da Giulio Parigi, celebra figure come Pitagora, Tolomeo, Euclide e Archimede, testimoniando la passione dei Medici per le scienze e il loro sostegno a Galileo Galilei. Nel corso dei secoli, lo Stanzino ha ospitato una rara collezione di statuaria antica e rinascimentale, con i celebri bronzetti cinquecenteschi di Willem Tetrode, originariamente parte di un prezioso medagliere donato a Cosimo I dei Medici

Un gioiello ritrovato 

Il restauro è parte di un più ampio progetto volto a ricomporre le diverse fasi di trasformazione degli Uffizi, da museo dinastico a moderna pinacoteca, riaffermando il valore universale di un luogo dove arte, scienza e cultura si intrecciano in un viaggio straordinario attraverso la storia.

Fonte: Uffizi

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