NMR individua l'adulterazione del miele
Immagine creata con Copilot Microsoft |
Importanza della tecnica
NMR Grazie a questa tecnologia, è ora possibile identificare e quantificare segnali specifici che svelano la presenza di adulteranti saccaridici nel miele. Il metodo è stato testato su tre varietà di miele – castagno, millefiori e acacia – e validato da diversi laboratori di ricerca nazionali, offrendo risultati affidabili e accurati.
Il contesto globale dell’adulterazione
L’adulterazione del miele è una pratica diffusa, spesso legata all’utilizzo di sciroppi vegetali a basso costo. Secondo un recente report del JRC, quasi la metà del miele importato in Europa non rispetta gli standard della direttiva 2001/110/EC, risultando adulterato.
Collaborazioni e ricerca
Il protocollo analitico è stato sviluppato dal Gruppo di lavoro GL 23 – Autenticità degli alimenti, coordinato da Roberto Consonni del Cnr-Scitec di Milano. La ricerca ha coinvolto studiosi di vari istituti del Cnr, università e istituzioni italiane, come la Fondazione Edmund Mach, Università di Milano, Parma, Bari, Salento, Modena e Padova.
Un passo avanti per la qualità del miele
Questa norma segna un progresso significativo nella lotta contro l’adulterazione e garantisce maggiore sicurezza e trasparenza ai consumatori. Un esempio virtuoso di scienza e tecnologia al servizio dell’autenticità alimentare!
Fonte: CNR

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