Energie per la Casa Comune, efficienza energetica nelle diocesi
Presentati i risultati del progetto Energie per la Casa Comune, ispirato all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco che ha coinvolto 10 diocesi italiane. Una idea per promuovere una cultura della sostenibilità energetica attraverso interventi di miglioramento edilizio e riduzione dei consumi energetici nelle strutture ecclesiastiche. Il progetto si inserisce nella Campagna nazionale di informazione e formazione sull’efficienza energetica “Italia in Classe A”, promossa e finanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e attuata da ENEA, con il supporto tecnico della Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali (RENAEL) e la collaborazione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
Strutture ecclesiastiche green
Energie per la Casa Comune mira a rafforzare il ruolo delle diocesi italiane come promotrici di buone pratiche in tema di efficienza energetica. Prevede lo sviluppo di una piattaforma per identificare consumi e sprechi delle strutture ecclesiastiche e la realizzazione di un piano di interventi per risparmi economici, miglioramento del comfort e valorizzazione architettonica. Nella prima fase del progetto sono stati analizzati 34 edifici fra scuole, laboratori, oratori, centri congressi, edifici residenziali, asili e piscine, per una superficie totale di 67.100 mq, di cui 57.100 mq riscaldati. L’analisi ha evidenziato che il 79% degli edifici è riscaldato con caldaie a gas naturale. I consumi energetici complessivi corrispondono a 4.100 MWh l’anno, equivalenti al consumo di energia elettrica di circa 1.520 famiglie. Dalle diagnosi energetiche è emerso che le principali esigenze di riqualificazione riguardano: isolamento termico dell’involucro edilizio (71%), sostituzione del generatore di calore (47%), riqualificazione del sistema di illuminazione (56%) e installazione di impianti fotovoltaici (74%).
CEI per un futuro sostenibile
Grazie al ruolo della CEI, sia come driver strategico che come soggetto di indirizzo culturale verso tutte le parrocchie italiane, il progetto punta a coinvolgere in futuro centri ecclesiastici su tutto il territorio nazionale. Il progetto Energie per la Casa Comune è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni per perseguire un obiettivo collettivo basato su solidarietà, coesione e bene comune,” dichiara il ministro Gilberto Pichetto Fratin. "Questo progetto è un esempio di buone pratiche da seguire e diffondere, un messaggio di speranza e una chiamata all’azione per il bene del nostro ambiente che dobbiamo custodire come la nostra Casa Comune.” “ENEA è impegnata su molti fronti per una transizione energetica equa e sostenibile,” aggiunge Giorgio Graditi, direttore generale ENEA. “Questo progetto ci ha permesso di dialogare con diocesi e parrocchie, realtà che costituiscono una rete capillare molto diffusa, in grado di trasferire concetti fondamentali legati alla sostenibilità energetica e sociale.” “Lo sviluppo sostenibile è una strada che la Chiesa in Italia ha intrapreso con decisione e consapevolezza,” sottolinea don Claudio Francesconi, economo della CEI. “Questo nuovo progetto è un ulteriore passo nell’orizzonte dell’ecologia integrale, della solidarietà, della cura della Casa comune e di tutte le persone che la abitano.” “Il progetto punta a creare un impatto positivo sia in termini di riduzione dei consumi energetici che di diffusione della cultura dell’efficienza energetica,” aggiunge Ilaria Bertini, Direttrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA. “Con ‘Energie per la Casa Comune’ abbiamo dimostrato come il lavoro sul territorio sia la chiave di volta per realizzare un futuro energetico sostenibile,” conclude Piergabriele Andreoli, presidente RENAEL. “Siamo fieri di aver promosso l’efficienza energetica e un atteggiamento di maggiore attenzione verso l’efficientamento energetico degli immobili ecclesiastici".
Fonte: ENEA

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