Museo Egizio, residenze artistiche di Ali Cherri e Sara Sallam
![]() |
Immagine di Museo Egizio |
In occasione del bicentenario, il Museo Egizio ha avviato un programma di residenze artistiche, coinvolgendo gli artisti Ali Cherri e Sara Sallam, come parte della riflessione sul proprio ruolo di museo archeologico contemporaneo.
Cherri e il progetto Returning the Gaze
Ali, artista e regista nato a Beirut e residente a Parigi, è noto per il suo lavoro con scultura, grafica e cinema. Vincitore del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2022, Cherri esplora il divario temporale tra mondi antichi e società contemporanee. Il suo progetto (2024) è nato da una serie di incontri con il direttore del Museo e il curatore Paolo Del Vesco e è sostenuto dal PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L'installazione, situata nel vestibolo della Galleria dei Re, è ispirata a sculture e reperti emblematici dell'antico Egitto. Cherri ha selezionato sette manufatti privi di occhi, ricostruendo digitalmente le parti mancanti e fondendole in bronzo a finitura lucida. Questo progetto ha permesso nuove collaborazioni, come quella con la Fonderia artistica De Carli a Volvera (Torino).
Sallam e l'installazione The Sun Weeps for the Land And Calls from the Garden of Stones
Sara, nata in Egitto e residente in Olanda, è un'artista emergente che utilizza tecniche multidisciplinari, fotografia, scrittura e videoinstallazioni. La sua opera si basa su una contro-narrazione che mette al centro voci marginalizzate e decolonizza il patrimonio archeologico egiziano. L'installazione del 2024 chiude il percorso della Galleria dei Re e reinterpreta la diaspora delle statue della dea Sekhmet, disperse in vari musei europei dall'Ottocento. L'installazione è composta da tre opere, tra cui un collage fotografico che racconta l'estrazione delle statue e un'opera video a due canali che mostra rituali eseguiti con stampe cianotipiche delle Sekhmet del Museo Egizio. Il progetto è realizzato col contributo del Mondriaan Fund, organizzazione pubblica olandese dedicata all'arte visiva e al patrimonio culturale.
Fonte: Museo Egizio

Commenti
Posta un commento