Shrinkflation, Federconsumatori propone di modificare le norme

Adoc, Assoutenti e Federconsumatori, rappresentando tutte le associazioni dei consumatori del CNCU, hanno partecipato oggi alla Commissione di allerta rapida convocata da Mr Prezzi per discutere del fenomeno della shrinkflation. Il fenomeno è particolarmente insopportabile, ingannevole e aggressivo, soprattutto in relazione ai prodotti alimentari e quelli acquistati frequentemente. Sebbene apprezziamo la volontà di trovare soluzioni a questo problema sempre più diffuso, espressa attraverso le "Disposizioni in materia di riporzionamento dei prodotti preconfezionati" introdotte nel DDL Concorrenza, ci sono ancora molte lacune e criticità che abbiamo evidenziato al garante dei prezzi. 

Criticità e proposte 

La prima riguarda la formulazione della norma, che disciplina la shrinkflation solo quando il confezionamento resta del tutto invariato. Tuttavia, un semplice cambio di formato, anche leggermente diverso, potrebbe aggirare l'obbligo. Questo rappresenta una lacuna evidente da colmare. Inoltre, la riduzione del contenuto non implica necessariamente un aumento del prezzo; le due variabili sono indipendenti. Anche se il contenuto diminuisce ma il prezzo rimane invariato, si tratta comunque di shrinkflation. Sulle tempistiche previste dal DDL Concorrenza, abbiamo dei dubbi: la norma impone di indicare la dicitura "Questa confezione contiene un prodotto inferiore di X (unità di misura) rispetto alla precedente quantità" per sei mesi dall'immissione in commercio. Questa formulazione è ampia e dovrebbe essere limitata all'immissione in commercio di quel formato specifico, per un periodo più lungo di sei mesi. 

Proposte per una norma efficace 

Per rendere la norma davvero efficace contro le speculazioni, proponiamo: introdurre l'obbligo per i produttori di evidenziare la quantità di prodotto contenuto, dedicando almeno il 15% della grafica frontale del packaging a questa informazione. Considerare la violazione o l'elusione di questo obbligo come pratica commerciale scorretta, ingannevole e aggressiva, inserendola nell'elenco ex art. 23 del Codice del Consumo, con tutte le conseguenze in termini di vigilanza da parte dell'AGCM. Istituire un sistema di vigilanza per monitorare l'incidenza del fenomeno sulla spesa delle famiglie e verificare la corretta applicazione delle norme, prevedendo sanzioni adeguate. Le proposte mirano a tutelare i consumatori e a combattere efficacemente il fenomeno della shrinkflation.

Fonte: Federconsumatori

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