Santa Maria del Popolo, restaurati dipinti, stucchi e sculture della navata centrale e del transetto


Presentati i restauri della Basilica di Santa Maria del Popolo. All'evento hanno partecipato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Sottosegretario agli Interni Wanda Ferro, il Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione Laura Lega e il Soprintendente Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma Daniela Porro. Il restauro della Basilica di Santa Maria del Popolo è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Roma del Ministero della Cultura, il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, proprietario della chiesa, e due sponsor privati. 

I restauri

I lavori, iniziati nel 2022 e terminati a novembre 2024, hanno interessato superfici architettoniche, dipinti e sculture che decorano la navata centrale e il transetto della chiesa agostiniana, costruita nel Quattrocento per volere di Sisto IV su una cappella precedente edificata sotto papa Pasquale II a spese del popolo romano, da cui deriva il nome della basilica. Nel corso dei secoli, Santa Maria del Popolo è stata arricchita e modificata da grandi architetti e artisti come Bramante, Raffaello, Caravaggio e Bernini, dando origine a un importante esempio di commistione tra arte e architettura rinascimentale e barocca. Gli interventi, finanziati dal Fondo Edifici di Culto e dalle sponsorizzazioni tecniche di Urban Vision S.p.A. e Mecenati Roman Heritage, sono stati condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma, con la cura dei funzionari Carlo Festa, Alessandra Lanzoni e Alessandro Mascherucci. La collaborazione tra pubblico e privato ha permesso di restituire una delle chiese più importanti della Capitale ai cittadini, ai visitatori di tutto il mondo e ai pellegrini del prossimo Giubileo. 

Interventi 

Il primo intervento, finanziato dal FEC, ha riguardato l'arcone in oro e stucchi dell’altare centrale, le cantorie e l’organo berniniani, e un raro pavimento in cotto bicromo del XVII secolo nella Cappella Cerasi, nota per i capolavori di Caravaggio: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. Nella navata sinistra, il restauro ha interessato il monumento funebre di Flaminia Odescalchi Chigi, opera settecentesca dell’Architetto Paolo Posi. A fianco della tomba si apre la celebre Cappella Chigi, opera di Raffaello, con la corona bronzea di Bernini. L’intervento finanziato da Urban Vision S.p.A. ha riguardato la navata centrale, con le volte, le lunette e gli apparati decorativi in stucco, realizzati da artisti vicini al Bernini. Sulle volte a crociera e sotto gli archi della navata centrale è stata ripristinata la policromia degli stemmi di Sisto IV della Rovere. I pilastri in travertino e i relativi capitelli in stucco sono stati restaurati, così come le volte e i catini absidali del transetto. All’esterno, i lavori hanno riguardato le coperture e la verifica del tamburo della cupola. I due altari marmorei del transetto, disegnati dal Bernini, sono stati restaurati grazie al contributo di Mecenati Roman Heritage. Le quattro statue degli angeli reggi cornice, scolpite da allievi del Bernini, sono state pulite e consolidate, integrando parti marmoree danneggiate o mancanti. Le pale d’altare di Bernardino Mei e Giovanni Maria Morandi sono state oggetto di interventi conservativi. Durante la pulitura della pala La Sacra Famiglia è stata rivelata la firma del pittore: "B. MEI SENEN. F. 1659". L’intervento è stato completato dalle porte gemine che fiancheggiano simmetricamente i due altari, dove è riemerso l’originario trompe l’oeil.

Fonte: Ministero dell'Interno

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