Led a illuminare la Sala della Niobe
La Sala della Niobe, situata al secondo piano degli Uffizi, torna a splendere con una nuova illuminazione. Lo "Stanzone" di epoca medicea, trasformato nel 1780 per volere del Granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena in un gioiello di architettura neoclassica, ospita il gruppo scultoreo raffigurante Niobe e i niobidi. Si tratta di una rappresentazione in marmo del tragico mito di Ovidio che narra della vendetta di Apollo e Artemide, che uccidono i figli di Niobe per punire la sua arroganza. Oggi, 90 lampade a basso consumo energetico e alta resa cromatica permettono di apprezzare i dettagli delle sculture di Niobe e dei suoi sfortunati figli con una drammaticità scenica spettacolare. Inoltre, le nuove luci mettono in risalto le decorazioni a stucco e oro del soffitto, opera dei fratelli Albertolli, e le monumentali tele di Rubens, Suttermans e Grisoni sulle pareti interne. Dal lato esterno, i visitatori possono ora godere del panorama su Firenze grazie alla rimozione delle tende oscuranti, sostituite da pellicole speciali che proteggono dai raggi ultravioletti. Al centro della sala è posizionato un monumentale cavallo di età romana, risalente alla fine del I secolo o agli inizi del II secolo d.C. Questo cavallo, rinvenuto nel Cinquecento alla foce del Tevere, fu posto dal futuro Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici nella sua residenza romana di Villa Medici, dove rimase per circa due secoli. Ora, il cavallo torna nella sala del museo che lo vide protagonista insieme alle altre sculture dagli inizi del Novecento fino al 2006.
Fonte: Uffizi

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