Urne e sarcofagi della gens etrusca Pulfna, presentati i reperti recuperati da Carabinieri TPC
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma ha recuperato reperti archeologici etruschi che ha presentato in una conferenza stampa con la indagine svolta. Sono intervenuti il Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Raffaele Cantone, il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Perugia, Dott.ssa Annamaria Greco, il Comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Gen. D. Francesco Gargaro, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura, Luigi La Rocca.
La indagine
A aprile i Carabinieri anno avviato le ricerche dopo una segnalazione di uno scavo abusivo tra Chiusi e Città della Pieve dove erano riemersi reperti antichi. Hanno quindi acquisito fotografie di urne cinerarie con personaggi semi-recumbenti immesse sul mercato illecito. Un docente della Università Tor Vergata ha confermato che fossero pezzi provenienti da una necropoli etrusca nel territorio di chiusino. Le autorità hanno poi dato maggiore attenzione a rinvenimento fortuito, già denunciato nel 2015 a Città della Pieve: un agricoltore, durante i lavori di aratura del terreno, si era imbattuto in un ipogeo etrusco contenente quattro urne funerarie e due sarcofagi riconducibili alla gens Pulfna, il cui medesimo patronimico era presente proprio su alcune delle urne raffigurate nelle fotografie da ricercare. Tuttavia, mentre l’ipogeo dei Pulfna scoperto nel 2015 era costituito da sepolture maschili, le immagini reperite dagli investigatori raffiguravano prevalentemente principesse etrusche. Le indagini sono state quindi concentrate nei luoghi limitrofi al predetto sito umbro, al fine di accertare se altri ipogei fossero stati violati di recente. Dopo alcuni esami gli inquirenti hanno individuato in un imprenditore locale, titolare di una società che si occupa anche di movimento terra, un possibile soggetto coinvolto nel traffico di arte illecito. Hanno perquisito la zona e trovato le immagini delle urne cinerarie.
Le urne
Le urne, tutte integre, sono in travertino bianco umbro, in parte decorate ad altorilievi con scene di battaglie, di caccia e con fregi, alcune delle quali conservano pigmenti policromi e rivestimenti a foglia d’oro, altre con la raffigurazione del mito di Achille e Troilo. Dei due sarcofagi, uno è al momento rappresentato dalla sola copertura e l’altro completo dello scheletro del defunto. Particolarmente ricco il corredo funebre, composto di suppellettili e vasellame sia fittile che metallico, tra cui quattro specchi in bronzo, uno dei quali con l’antica divinizzazione di Roma e della lupa che allatta soltanto Romolo, un balsamario contenente ancora tracce organiche del profumo utilizzato in antichità, un pettine in osso, situle e oinochoe in bronzo, comunemente utilizzati dalle donne etrusche durante banchetti e simposi.
Fonte: MIC

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