Raffreddamento radiattivo per un materiale adatto tessuti e climatizzazione
ENEA sta sviluppando un metamateriale dalle straordinarie proprietà ottiche che promette di mantenere freschi tessuti e alimenti e di raffreddare edifici senza climatizzazione elettrica né dispersione di calore nell’ambiente. Innovativo, può raggiungere temperature fino a 12°C inferiori a quelle circostanti, è descritto in uno studio pubblicato su Energies ed è il primo in Europa a esplorare il raffreddamento passivo diurno attraverso un approccio fotonico. Anna Castaldo, Ricercatrice di ENEA, spiega che il progetto nasce dalla possibilità di trasferire il calore di un oggetto nello spazio senza disperderlo nell’ambiente.
Raffreddamento radiattivo
Il metamateriale, ottenuto tramite sputtering e adattato a superfici adesive, potrebbe coprire ampie aree. A differenza dei condizionatori tradizionali che richiedono energia elettrica e generano calore da smaltire, il raffreddamento radiativo è un metodo passivo che la Terra utilizza per raffreddarsi durante la notte. Il processo permette di trasferire calore da un oggetto caldo allo spazio attraverso una specifica banda infrarossa dell’atmosfera. I dispositivi capaci del raffreddamento radiativo possono raggiungere temperature inferiori all’ambiente circostante, anche sotto il sole diretto, con potenziali abbassamenti teorici fino a 80°C. Castaldo ha organizzato una sessione sul raffreddamento radiativo passivo durante il 12° European Optical Society Annual Meeting 2024 a Napoli, con la partecipazione di esperti come il Prof. Aaswath Raman e il Prof. Luigi Nicolais, pioniere nello sviluppo dei primi frigoriferi solari circa 50 anni fa.
Fonte: ENEA

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