European Archaeologicak Heritage Prize a GNA

Il Geoportale Nazionale per l'Archeologia (GNA), creato dall'Istituto Centrale per l'Archeologia, ha ricevuto European Archaeological Heritage Prize, un onore giunto alla sua 26ª edizione e assegnato durante il 30° incontro annuale della European Association of Archaeologists. Il Comitato di European Association of Archaeologists, formato da Jaime Almansa (presidente), Paulina Florjanowicz, Georg Haggrén, Jan Mařík ed Emine Nurcan Yalmanha, ha espresso così la sua motivazione: “La salvaguardia del Patrimonio Archeologico nel Mediterraneo rappresenta una sfida sotto molteplici aspetti. L'abbondanza di siti e reperti documentati porta a una mole di dati che rischia di diventare inutilizzabile senza le dovute cure. Con la complessità dei modelli di gestione che implicano diverse amministrazioni e stakeholder, la sfida si intensifica. Per l'impegno nell'assicurare che i dati archeologici siano FAIR (findable, available, interoperable, reusable: reperibili, disponibili, interoperabili e riutilizzabili) attraverso l'uso di strumenti open source, per l'effetto nel coinvolgere gli utenti a vari livelli, e per il suo ruolo nel promuovere la protezione e la gestione del patrimonio archeologico, conferiamo questo riconoscimento al Geoportale Nazionale dell'Archeologia”. Questo premio è un importante riconoscimento per gli anni di lavoro svolto dall'ICA, ente autonomo sotto la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura. 

Geoportale Nazionale per l'Archeologia

Accessibile online dal luglio 2023 (https://gna.cultura.gov.it/), funge da hub per la raccolta e la condivisione dei dati derivanti dalle ricerche archeologiche effettuate in Italia. La piattaforma è stata creata con l'intento di fornire una mappa archeologica dinamica che possa essere aggiornata nel tempo, di libero accesso, facile da consultare e aperta al riutilizzo e all'integrazione da parte di tutti gli utenti. È diventata rapidamente uno strumento che registra e pubblica uniformemente tutte le ricerche archeologiche (archeologia preventiva, interventi di tutela, progetti di ricerca archeologica in Italia e all'estero). Il Geoportale è frutto della collaborazione tra le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, i Parchi archeologici e il contributo di altri enti di ricerca e archeologi coinvolti nella sperimentazione. I dati sono stati processati seguendo le linee guida stabilite dall'ICA e dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, disponibili in manuali scaricabili dal sito http://www.ic_archeo.beniculturali.it. L'accordo tra l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e il GNA è stato possibile grazie al PIN-Vast Lab di Firenze e al CNR-ISTI di Pisa. Il progetto è stato condotto sotto la guida scientifica del direttore dell'ICA, Elena Calandra, e realizzato da Valeria Acconcia, Valeria Boi, Annalisa Falcone, Ada Gabucci (archeologa professionista) e Francesco Marucci (sviluppatore). L'implementazione è stata affidata a Domenico Marino, Miriam Taviani e Chiara Travaglini, mentre l'amministrazione è stata gestita da Elena Bernardini e Giuseppina Rea, con il supporto di Maria Teresa Azzolina, Anna Di Summa e Martina Costarelli. La comunicazione è curata da Riccardo Artico e Lorenzo Donadio.

Scoperte archeologiche online

L'assegnazione dell'European Archaeological Heritage Prize 2024 rappresenta un giusto riconoscimento per l'arduo lavoro di coordinamento e raccolta dati derivanti dalle ricerche archeologiche in Italia, svolto con dedizione e competenza dal team dell'ICA sotto la guida di Elena Calandra. Luigi La Rocca, capo del dipartimento per la Tutela del patrimonio culturale e del Paesaggio, afferma: "Questo premio è il risultato di un impegno nel digitale e nella condivisione online dei ritrovamenti archeologici, permettendo l'accesso simultaneo alle banche dati di tutti gli interventi di tutela archeologica diretti dal Ministero della Cultura, così come ai dati delle ricerche concesse a Università e istituti di ricerca, tutti rielaborati secondo linee guida nazionali uniformi. È uno strumento essenziale per la conoscenza e la mappatura del territorio, cruciale per il coordinamento e la pianificazione delle attività di ricerca e protezione svolte dagli istituti periferici della Direzione generale ABAP." Elena Calandra aggiunge: "È un onore che celebra il nostro progetto principale, il Geoportale Nazionale per l'Archeologia. Questo è il frutto di anni di lavoro di squadra e collaborazione con il Ministero della Cultura, enti di ricerca e università, pubblicando apertamente i dati delle indagini archeologiche nazionali. I dati sono in costante crescita da quando sono stati resi disponibili nel luglio 2023, e speriamo di coinvolgere sempre più non solo i professionisti ma anche i cittadini, i veri beneficiari del nostro lavoro".

Fonte: Ministero della Cultura

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