Pompei, rinvenuto un vano con due vittime della eruzione

Le scoperte continuano nell'area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove si svolgono indagini archeologiche parte di un progetto più vasto per la sicurezza dei fronti di scavo. Recentemente, è stato pubblicato su E-Journal degli Scavi di Pompei un report scientifico riguardante il ritrovamento di un ambiente con due vittime dell'eruzione, un uomo e una donna. La donna, trovata sul letto, aveva con sé un piccolo tesoro di monete d'oro, d'argento e bronzo, oltre a gioielli quali orecchini d'oro e perle. Il piccolo vano, utilizzato come cubicolo temporaneo durante la ristrutturazione dell'abitazione e situato dietro al Sacrario blu documentato, con accesso dal grande salone in II stile, è stato il rifugio scelto dalle due persone. Queste ultime attendevano la fine della caduta di lapilli che da ore invadeva gli spazi aperti della casa. Grazie all'infisso chiuso, lo spazio rimase libero dalle pomici che invece riempirono il salone adiacente, impedendo alle vittime di uscire. Intrappolate, persero la vita a causa dei flussi piroclastici. Le impronte nella cenere hanno permesso di ricostruire gli arredi e la loro disposizione al momento dell'eruzione: un letto, una cassa, un candelabro in bronzo e un tavolo con piano in marmo, con oggetti in bronzo, vetro e ceramica ancora al loro posto. Il progetto di scavo fa parte di un'iniziativa più ampia per migliorare la protezione e la gestione idrogeologica dei fronti di scavo. Con i dati raccolti, il Parco Archeologico sta affinando il suo approccio, focalizzandosi sul restauro, la conservazione e l'accessibilità del patrimonio, definendo con precisione le aree di scavo.

Fonte: MIC

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