Diritto alla riparazione, riduzione rifiuti e risparmio
Elettrodomestici e smartphone possono durare di più
La direttiva si applica alla riparazione di beni acquistati dai consumatori in caso di difetti che si verificano o si manifestano indipendentemente dalla responsabilità del venditore, come stabilito dall'articolo 10 della direttiva (UE) 2019/771, ovvero per beni che mostrano difetti o malfunzionamenti dopo i due anni di garanzia. La misura interessa i "beni di consumo" (definiti dalla direttiva UE 771 del 2019) come "qualsiasi bene mobile materiale" e "qualsiasi bene mobile materiale che incorpora o è interconnesso con un contenuto digitale o un servizio digitale". Lavatrici, lavastoviglie, televisori e smartphone sono tutti prodotti inclusi, che non dovremo più sostituire immediatamente in caso di guasto. Infatti, secondo le nuove norme, produttori e fornitori di beni di consumo dovranno fornire chiaramente tutte le informazioni necessarie per riparare il prodotto in caso di guasto. Se il consumatore opta per la riparazione anziché la sostituzione, avrà diritto a un'estensione di un anno della garanzia sul prodotto. La Commissione Europea intende inoltre istituire una piattaforma online europea dove i cittadini potranno localizzare i centri di riparazione più vicini e i rivenditori di prodotti rigenerati. Ogni Stato membro dovrà creare un proprio sito locale. Gli Stati membri disporranno di 24 mesi per integrare la direttiva nel proprio ordinamento nazionale. Questo rappresenta un progresso significativo verso un'Europa più ecologica, sostenibile e giusta. Speriamo che il Governo italiano sia tra i primi a implementare tempestivamente questa legislazione, a beneficio dei cittadini e del Paese.
Fonte: Federconsumatori

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