Spigajouli, cresce lo interesse coi social

Con l'arrivo dell'estate, a Napoli si celebra il tempo della spiga: pannocchie bollite o arrostite, condite con ketchup e maionese. Una "tradizione" che ha trovato nuova vita attraverso i social media e le sfide su chi realizza il miglior condimento. Anticamente, un mestiere principalmente femminile vedeva le spigajuole sistemare bracieri in ogni angolo della città per arrostire le pannocchie o paioli di rame pieni di acqua marina bollente per la versione lessata. Quest'arte, passata di generazione in generazione, ha guadagnato popolarità a livello nazionale e internazionale con l'avvento dei social. Al pari della pizza a portafoglio o della limonata a cosce aperte, gustare una spiga è diventato un punto culminante per molti turisti. Con l'aumento della popolarità è cresciuta anche la concorrenza: durante l'estate, si moltiplicano i banchetti con ruote e ombrelloni che offrono pannocchie. La sfida tra gli spigajuoli si gioca su chi ha la pannocchia più grande, più tenera, chi la arrostisce meglio e chi la condisce di più, con battibecchi degne di Drake e Kendrick Lamar. Come per la sfogliatella riccia o liscia, anche tra i clienti si sono create due fazioni: chi predilige la spiga arrostita, croccante e quasi bruciata al palato, e chi la preferisce bollita, più morbida e dolce. Per quanto riguarda il condimento, non ci sono dibattiti: il più popolare resta ketchup e maionese, ma l'offerta è varia: semplice con sale, con limone, con salsa BBQ o persino con Nutella. I criteri di valutazione si basano sulla qualità della pannocchia e sull'abilità nella cottura. Tuttavia, per essere il miglior spigajuolo, il segreto sta nel polso: ogni venditore si vanta di avere il gesto più fluido e delicato nel condire la spiga, rendendo la competizione leggera e divertente, grazie alla simpatia dei venditori ambulanti.

Fonte: Gambero Rosso

Commenti