Sarsina, scavi riprendono dopo lavori di rimozione del rischio idrogeologico

Ripartono gli scavi archeologici nell’area del tempio tripartito di età romana del sito di Sarsina. Le indagini riprendono a seguito della prima messa in sicurezza del sito, realizzata con l’accordo tra l’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa civile - Comando di Forlì-Cesena, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e il Comune di Sarsina. Sono, infatti, terminate le operazioni di predisposizione dell’area, interessata da rischio idrogeologico. L'intervento, finanziato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia del MiC, si è reso necessario per garantire il prosieguo delle attività di indagine archeologica, oltre che le future fasi di restauro e valorizzazione del sito. La prima fase delle operazioni ha riguardato la salvaguardia del sito secondo il principio del “minimo intervento”. I Vigili del Fuoco del Comando di Forlì-Cesena, con la supervisione scientifica della Soprintendenza, hanno stabilizzato le scarpate che presentavano lesioni e cedimenti inoltre hanno protetto i resti strutturali antichi e reinterrato parzialmente il bene archeologico. Il personale incaricato ha predisposto un sistema di regimazione idraulica con canalette, pozzetti e pompe a immersione per il convogliamento delle acque piovane nel sistema di raccolta comunale. Le operazioni si sono protratte per i 14 giorni lavorativi stimati sin dall'inizio e la tenuta dell’intervento.

Fonte: MIC

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