Patriarchio di Costantino, a Roma rinvenute le strutture della basilica
Patriarchio
Le strutture appartenenti al Patriarchio sono emerse lungo l'intera area orientale dello scavo, identificando un edificio che potrebbe aver funzionato sia da fortificazione per la difesa della residenza papale sia da supporto per il pendio originale del Laterano. Le diverse tecniche costruttive osservate indicano che la costruzione risale al IX secolo d.C., con restauri e riedificazioni fino almeno al XIII secolo. Il muro, costituito da grandi blocchi di tufo evidentemente riciclati da altre strutture preesistenti, mostra una fasciatura sui blocchi da entrambi i lati, realizzata con piccoli blocchi di tufo e una serie di contrafforti, segno di uno o più interventi di restauro. Proseguendo a Ovest, il muro si caratterizza per contrafforti a cuneo e una tecnica costruttiva più disomogenea. La sezione terminale del muro, che arriva fino al sagrato della Basilica, è caratterizzata da un rivestimento in piccoli blocchi di tufo e contrafforti quadrati. Al centro dello scavo è identificata una porzione di un muro in opera reticolata, databile tra il I secolo avanti e il I secolo dopo Cristo, la cui funzione è di terrazzamento del pendio che caratterizzava l’area. Più interessante sono imponenti fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana (III secolo), forse da mettere in relazione con i Castra Nova equitum singularium, già documentati sotto l’attuale impianto della Basilica. Della stessa epoca due muri in opera laterizia che corrono paralleli e, considerato la profondità (3,5 metri sotto l’attuale piano di calpestio) e la breve distanza che intercorre tra loro, sono probabilmente parte di una struttura ipogea. Sempre nella porzione centrale dello scavo è stato ritrovato infine un tratto di struttura muraria in opera listata, databile tra il IV ed il VII secolo. L’insieme delle scoperte venute alla luce a piazza San Giovanni restituisce uno spaccato della vita e dello sviluppo di questa area di Roma, fino alla sistemazione voluta da Sisto V nel XVI secolo, e grazie alla analisi e allo studio dei rinvenimenti e dei reperti raccolti (monete, metalli, maioliche, ceramiche) arriveranno ulteriori informazioni sulla storia della città.
Fonte: MIC

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