Moda sostenibile, italiani interessati

Second hand, first choice? è l'indagine di Ipsos presentata durante un evento esclusivo, in collaborazione con Humana People to People, che ha esplorato il fenomeno del second hand e la moda sostenibile in Italia. La ricerca, condotta su un campione di oltre 1.500 persone tramite il KnowledgePanel®, un esclusivo panel online probabilistico, ha coinvolto generazioni diverse con differenti abitudini di consumo e livelli di competenza digitale. Un risultato chiave è che il 74% degli italiani si interessa alla moda sostenibile, senza distinzioni generazionali. Tuttavia, l'impatto inquinante della moda è spesso sottovalutato: solo l'11% lo ritiene uno dei settori più dannosi per lo ambiente,

Moda circolare e Generazione Z

Il concetto di moda circolare, noto al 31% degli intervistati, è principalmente legato alle sue pratiche creative di recupero, riadattamento e riciclo. Il fashion, pur essendo emotivamente coinvolgente e legato all'autostima e al desiderio di autorappresentazione, possiede anche una dimensione concreta e tangibile: la moda si tocca, si prova, si vive. Pertanto, è essenziale che le campagne di comunicazione illustrino progetti concreti per evitare effetti boomerang. Il mercato del second hand in Italia coinvolge i consumatori nella vendita e nello scambio dei propri capi usati. Secondo il sondaggio Ipsos, la GenZ è protagonista di questo mercato, con la più alta percentuale di acquirenti, 26%, e venditori, 10%. L'indagine rivela che il 29% degli intervistati partecipa attivamente alla vendita di abbigliamento usato, mentre il 47% si concentra solo sull'acquisto. La maggioranza degli acquisti si orienta verso abbigliamento generico (72%) e borse (27%), con una preferenza per i marchi non di lusso (63%) rispetto a quelli di lusso (37%). I negozi tradizionali, i mercatini e le fiere sono ancora i luoghi d'acquisto prediletti (79%), superando gli acquisti online (39%) e piattaforme come Vinted (31%). Il risparmio economico (69%) è il principale incentivo all'acquisto di second hand, mentre le preoccupazioni sull'igiene (55%) ne rappresentano il maggiore ostacolo. In generale, il sondaggio evidenzia un consumatore di second hand attento a non sprecare (54%), che vuole rinnovare e riscrivere la storia dei propri capi (46%) e che desidera guadagnare dalla vendita di abbigliamento usato (28%). Tuttavia, vi è chi non sa ancora dove acquistare second hand (21%), è indeciso nelle proprie scelte (20%) e preoccupato per la vestibilità dei capi usati (19%).

Fonte: Ipsos

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