I gusti delle caramelle Leone diventano gelati
Leone, imprenditorialità italiana
Luigi Leone poco prima dell'Unità d'Italia, aprì una confetteria ad Alba con Giselda Balla Monero che nel 1934 acquisì l'attività delle Pastiglie Leone, introducendo una visione moderna. Fu lei a investire in pubblicità e packaging, rendendo le scatolette metalliche richiudibili veri e propri oggetti da collezione. Oggi, gli eredi di Giselda gestiscono l'azienda piemontese, ereditando il suo acuto senso per le tendenze, spesso anticipandole, come nel caso della trasformazione di prodotti non gelati in gelato.
I gelati
I quattro gusti di gelato introdotti dall'azienda piemontese sono il risultato della collaborazione con Cascina Biraga, un'altra realtà storica del Basso Lodigiano. Angelo e Stefano Fiorentini, in passato agricoltori e allevatori, ora trasformano il latte raccolto da aziende locali attente al benessere animale in yogurt, latticini freschi (ricotta, primosale, crescenza), formaggi stagionati, dessert, sorbetti e gelati. Tra i nuovi gelati, la violetta, ispirato al sapore più iconico di Leone, e la stracciatella con Cioccolato Grezzo Leone, ingrediente principale del gusto cioccolato. Inoltre, è introdotto il sorbetto allo Spritz, dieci anni dopo il lancio delle caramelle omonime, in un incrocio di tendenze. I formati disponibili sono tre: la monoporzione da 90 g a 2,49 €, il bi-pack da 180 g a 3,99 € e la pinta da 320 g a 5,49 €. I prezzi variano da circa 27 a 17 euro al chilo, in linea con quelli dei gelati artigianali.
Fonte: Gambero Rosso

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