Sicilia patria di microelettronica con CHips JU



Sorgerà nel cuore di Etna Valley la infrastruttura di microelettronica avanzata per la realizzazione di prototipi di dispositivi necessari allo sviluppo di applicazioni innovative nel campo della mobilità elettrica e delle telecomunicazioni. Il progetto, presentato da CNR rientra tra gli approvati da Governing Board del Chips Joint Undertaking (Chips JU), programma internazionale istituito con il Chips Act, il pacchetto legislativo approvato lo scorso settembre dalla Commissione Europea con l’obiettivo di incentivare e sostenere la produzione di semiconduttori a livello europeo. 

UE e microelettronica

L’infrastruttura approvata rientra, infatti, nelle tecnologie individuate dalle Linee Pilota (Pilot Lines) del programma Chips JU come quelle destinate a svolgere un ruolo cruciale nell’avanzamento dell’Europa con particolare riferimento ai settori più critici e ad alto impatto della microelettronica. Tra tali tecnologie rientra la realizzazione di un sistema integrato per lo sviluppo delle tecnologie dei semiconduttori ad ampia banda proibita (WBG) per l'elettronica di potenza e a radiofrequenza (RF), che saranno sviluppate dalla Linea Pilota approvata. Per raggiungere tale fine, verranno potenziate le strutture già esistenti nel campo dei semiconduttori avanzati e delle tecnologie correlate: in Italia “Beyond Nano”, infrastruttura avviata nel 2020, frutto della collaborazione tra Cnr, Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), Regione Siciliana e STMicroelectronics. Si aggiungono infrastrutture presenti in Finlandia, Polonia, Svezia, Austria, Francia e Germania, coinvolgendo Università e Centri di ricerca di tali Paesi, e riunendo comunità scientifica e comunità industriale nello sviluppo di prodotti e processi avanzati, in accordo alle roadmap delle diverse tecnologie microelettroniche. In aggiunta al Cnr, I partner italiani del progetto sono Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Centro Italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore Chips-it, Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Nanoelettronica IUNET. L’iniziativa è stata fortemente sostenuta dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), dal MUR e dal Ministero di Economia e Finanza (MEF) nonché dalla Regione Siciliana e dal Comune di Catania. Il costo complessivo del progetto è di 360 milioni €: sarà ripartito per il 50% su fondi comunitari e per il 50% su fondi messi a disposizione dagli Stati partecipanti alla proposta. L’Italia è lo Stato che riceverà la maggiore quota di finanziamento: 212 milioni di euro, di cui 106 milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea, 53 milioni di euro dal MUR e una quota equivalente dal MIMIT. Di questi, circa 190 milioni di euro sono destinati al Cnr per la linea pilota che verrà realizzata attraverso le competenze dell’Istituto di microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm).

Fonte: CNR

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