italiani più soddisfatti delle relazioni interpersonali

Nel 2023 la quota di persone soddisfatte che nel 2022 era cresciuta soprattutto tra i giovanissimi, aumenta anche tra i 25-34enni (48,6%, +3,5 punti rispetto al 2022). Stabile e su livelli elevati lo appagamento dal complesso della popolazione. Si conferma una ripresa generalizzata per il tempo libero e per le relazioni amicali soprattutto tra le persone di 60-64 anni. Segnali positivi per la soddisfazione economica personale (manifestata da una quota del 59,4%, +2,4 punti percentuali) e per quella lavorativa (80,0% tra gli occupati, +2,1 punti percentuali). Tra chi è occupato la posizione nella professione incide, infatti dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (54,5%), insieme ai quadri e agli impiegati (51,3%) dichiarano livelli di soddisfazione più alti rispetto agli operai (48,7%) e ai lavoratori in proprio (47,6%). Nel confronto con l’anno precedente non si evidenziano variazioni significative a eccezione delle studentesse, per le quali la soddisfazione per la vita scende (dal 53,4% al 47,8%).Se la soddisfazione per le relazioni familiari è stabile rispetto al 2022, quella per le relazioni amicali cresce di 1,4 punti percentuali (dal 79,6% del 2022 all’81,0% del 2023). In particolare, la crescita è imputata largamente alla componente di chi si dichiara molto soddisfatto, che sale al 22,7% (era il 21,6%) (Figura 3). Gli uomini esprimono una più alta soddisfazione per le relazioni amicali (82,2%) di quanto facciano le donne (79,9%), tuttavia, rispetto al 2022, la soddisfazione cresce maggiormente tra queste ultime (era il 78,3%). Tra i giovani si rileva maggiore contentezza  (quasi il 90% tra i 14-19enni) che decresce con l’avanzare dell’età (il 67,5% tra gli over75enni). Rispetto al 2022 emerge una crescita di soddisfatti nella classe 60-64 anni di quasi 4 punti percentuali (e di 5 tra le donne) In alcune fasce di età l’aumento è molto più consistente, tra i 4 e i 5 punti percentuali: si tratta dei giovani tra i 20 e i 24 anni che raggiungono la quota del 60,8% e delle persone tra i 65 e i 74 anni che arrivano al 62,7%. In relazione alla professione svolta si evidenzia una grande variabilità: la soddisfazione economica è massima per dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (72,4%), minima per chi è in cerca di una nuova occupazione (35,3%). Rispetto al 2022 la categoria dei lavoratori in proprio, come per la soddisfazione lavorativa, segna un’importante crescita (+6,6 punti percentuali)  

Fonte: Istat



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