Movimenti del magma e deformazioni del vulcano, ricostruiti i cambiamenti
I cambiamenti della struttura di Etna ricostruiti esaminando i cicli eruttivi del vulcano. I ricercatori di INGV e dell'Università degli Studi di Palermo hanno impiegato dati Global Navigation Satellite System e modellazione analitica delle deformazioni del suolo associate alle fuoriuscite di lava per identificare e valutare posizione, geometria e variazione volumetrica dei serbatoi magmatici. Negli ultimi 21 anni il cratere ha avuto 26 periodi di rigonfiamento, inflazione, e 14 fasi di sgonfiamento, deflazione e parte del magma è accumulato all'interno. I depositi si trovano a una profondità compresa tra 3 e 9 km sotto il livello medio del mare e se attivi in inflazione sono generalmente posizionati a profondità comprese tra 4 e 9 km, in deflazione si trovano tra 3 e 6 km. Nei due decenni presi in considerazione gli studiosi hanno osservato una crescita sia verticale che orizzontale dello edificio vulcanico. In altezza lo incremento è circa 9-12 cm e in larghezza di 20,7 mm allo anno. Il campo di deformazione orizzontale del vulcano è dominato dal continuo scivolamento verso est del fianco orientale dell’Etna. Il movimento induce una progressiva depressurizzazione della crosta sotto l’area sommitale che favorisce la risalita di magma profondo e il suo accumulo lungo il sistema di alimentazione.
Fonte: INGV

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