Password complesse con la risposta ottica disordinata
Lo esperimento
I ricercatori hanno pensato a un sistema che genera parole di accesso forti con la luce laser su un sottile strato di plastica che cambia proprietà quando illuminato. La immagine trasmessa riproduce lo effetto del raggio sulla superficie e è utilizzata allo scopo dello studio. La risposta ottica è ricca di informazioni dalla quale è possibile estrarre una chiave crittografica che non è registrata all’interno di una memoria ma si estrae su richiesta, riducendo così il rischio di attacchi informatici. I materiali impiegati nella ricerca presentano una struttura microscopica interna così complessa da essere immune a una possibile clonazione e il loro utilizzo consente di modificare in maniera reversibile e veloce gli algoritmi crittografici con una semplice luce led.
Fonte: Cnr

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