Lavoro, nel 2023 tornano a crescere i livelli di occupazione
Da luglio 2020 a novembre 2023 il numero degli occupati è tornato a crescere, raggiungendo le 23.700.000 € unità. Censis ha pubblicato il rapporto Il senso del lavoro nella comunità produttiva e urbana di Bologna, realizzato in collaborazione con Philip Morris che fornisce informazioni sulla situazione professionale a livello nazionale, locale e aziendale.
Tra terzo trimestre 2022 e 2023 i posti di lavoro in più sono 470mila con un segno negativo però nei contratti di lavoro a termine che in un anno sono diminuiti del 2,9% (-89mila). Nel decennio 2012-2022 si è ridotto il numero di giovani tra 15 e 34 anni che lavorano, -360mila, ma è incrementata la presenza di personale dai 50 in su 2,7 milioni. Sono 12.434.000 gli individui che pur avendo i requisiti per svolgere una mansione, non hanno un'attività perché scoraggiati dagli esiti negativi della ricerca di un posto fisso, dieci italiani su 100. Nel Belpaese il lavoro non manca, ma è poco qualificato e sottopagato. Il 76,2% dei ragazzi pensa che un'ora di straordinario debba essere retribuita in modo da giustificare la rinuncia al tempo libero. L'80% degli intervistati pensa che spesso si trascuri la famiglia e il benessere per lavoro. Le persone cercano una diversa attività per guadagnare di più.
Tra terzo trimestre 2022 e 2023 i posti di lavoro in più sono 470mila con un segno negativo però nei contratti di lavoro a termine che in un anno sono diminuiti del 2,9% (-89mila). Nel decennio 2012-2022 si è ridotto il numero di giovani tra 15 e 34 anni che lavorano, -360mila, ma è incrementata la presenza di personale dai 50 in su 2,7 milioni. Sono 12.434.000 gli individui che pur avendo i requisiti per svolgere una mansione, non hanno un'attività perché scoraggiati dagli esiti negativi della ricerca di un posto fisso, dieci italiani su 100. Nel Belpaese il lavoro non manca, ma è poco qualificato e sottopagato. Il 76,2% dei ragazzi pensa che un'ora di straordinario debba essere retribuita in modo da giustificare la rinuncia al tempo libero. L'80% degli intervistati pensa che spesso si trascuri la famiglia e il benessere per lavoro. Le persone cercano una diversa attività per guadagnare di più.
Indagine Philip Morris
Lo studio sul senso del lavoro è condotto da Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna. I dipendenti pensano alla professione come diritto, ma anche come contributo personale a qualcosa che supera i confini della impresa e trova un riscontro anche nella collettività. Inoltre, è considerato un fattore d'indipendenza (43,2%), soprattutto per le donne e di sicurezza economica (41,1%). Il 46,9% dei dipendenti definisce «ben fatto» un lavoro completo in ogni suo dettaglio (24,5%), per il 22,5% invece lo è se svolto con passione e creatività oltre quanto richiesto.
Fonte: Censis
Commenti
Posta un commento