Galleria della Scrittura al Museo Egizio

Geroglifici
Museo Egizio
Al terzo piano del Museo Egizio è allestita la Galleria della Scrittura, un percorso di 4mila anni tra geroglifici, ieratico, demotico e copto. Gli spazi che occupano 1.000 metri quadrati sono tornati fruibili dopo lavori di consolidamento e restauro e sono aperti al pubblico per presentare la storia dei segni testuali, la loro evoluzione e i cambiamenti sociali che ha provocato. 

I pezzi in esibizione

I visitatori possono ammirare il cartiglio in calcare con la parola Aten datato tra 1.353 e 1.336 a.C. In esposizione anche una delle prime frasi di senso compiuto conosciuta, contenuta sul frammento di un Monumento del faraone Djoser, datata tra il 2.592 e il 2.566 a.C. e venuta alla luce a Eliopoli nel secolo scorso. Papiro dei Re è l’unica lista regale d’epoca faraonica scritta a mano su papiro che sia giunta fino a noi, il Papiro della Congiura è un testo quasi di cronaca giudiziaria  che ricostruisce il processo e le pene inflitte ai colpevoli dell’attentato contro Ramesse III (1.190-1.077 a.C.) e che torna in esposizione all’Egizio dopo anni. In esposizione c'è anche la copia del Trattato di Qadesh, una tavoletta in argilla che documenta la pace stipulata nel XIII secolo a.C. tra l’Egitto e l’impero ittita scritto in cuneiforme. La tavoletta originale risale al 1.259 a.C. ed è conservata al Museo dell’Antico Oriente di Istanbul. Si tratta del trattato di pace più antico conosciuto. Le ultime sezioni riguardano la scrittura e il potere, il valore apotropaico, magico e rituale dei segni di comunicazione e la trasmissione delle conoscenze agli scribi. 

Fonte: Museo Egizio

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