Farmacia del futuro per gli italiani: luogo della prevenzione e hub vaccinale


Dopo la emergenza sanitaria  il farmacista è considerato un professionista competente e accessibile da 7 italiani su 10. Ipsos ha condotto una indagine per Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani che ha messo in rilievo ciò che la gente si aspetta da chi vende medicinali e le competenze che deve avere e le criticità che lo esperto deve affrontare. Quindi le persone che vanno in negozio pensano di trovare anche un operatore di assistenza sanitaria che sa fornire indicazioni e consigli sullo stato di salute. I farmacisti ritengono sia un miglioramento del proprio ruolo, ma ostacolato dalla burocrazia. Il 93% degli intervistati ha una rivendita di riferimento scelta per la fiducia, conoscenza, vicinanza, servizio offerto. La evoluzione è dovuta anche alle prestazioni che si possono chiedere al banco, prenotazione di visite specialistiche (26%), test infermieristici in farmacia e a domicilio (19%), vaccinazioni e analisi di primo livello (17%), oltre a misurazione del colesterolo e della pressione (18%). La farmacia del futuro deve essere un luogo di prevenzione con il potenziamento della telemedicina e del deblistering dei prodotti. 

Fonte: Ipsos 

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