Papiri di Ercolano ai raggi X mostrano le righe per definire gli spazi di scrittura

Le griglie emerse dai papiri di Ercolano

Gli scribi antichi usavano righello e rondella a piombo per realizzare delle pagine esteticamente più ordinate e gradevoli. Il gruppo di lavoro del Progetto ERC ha provato scientificamente la consuetudine a cui facevano riferimento le fonti, esaminando con macrofluorescenza a raggi X i papiri carbonizzati di Ercolano conservati alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli. Gli studiosi di Istituto di Scienze per il Patrimonio Culturale di CNR e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno usato una strumentazione portatile sui reperti, rivelando griglie con linee ortogonali che delimitano colonne, spazi intercolonnari e righe di scrittura, oltre ai margini. I risultati della ricerca hanno ripercussioni anche sull'opinione della Legge di Maas, la inclinazione delle colonne nei rotoli letterari, che quindi è un fattore di accuratezza e non lasciato al caso come molti ritengono.
Fonte: CNR

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