Inconscio, realismo e mondanità nel fil Daliland


Al cinema da oggi, 25 maggio, il film Daliland incentrato sulla vicenda personale e artistica del talento andaluso. La regia è di Mary Harron e il protagonista il premi Oscar Ben Kingsley. La personalità originale del creativo si nota fin dalla infanzia quando Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalì i Domènech vive nella ossessione credendo di essere la reincarnazione del fratello morto sei mesi prima della sua nascita per meningite. In gioventù si a conoscere per l'espressività e la capacità di mettere si tela emozioni e momenti di vita. Inizialmente sento lo influsso di Diego Velàsquez. Frequenta Picasso, Luis Buñuel e Federico Garcia Lorca. A Parigi lo stile diventa surrealista e prendono il sopravvento le immagini dello inconscio. Incontra quindi Ivanovna Diakonova, moglie del Poeta russo Paul Eluard, che diventerà la sua compagna e musa. Si interessa delle teorie scientifiche del suo tempo che esamina realizzando le sue opere. A New York, ambientazione del lungometraggio, fa la conoscenza di Andy Warhol e Amanda Lear e la mondanità della Grande Mela. Geniale, diventa un brand vivente, aprendosi allo apprendista James.
Fonte: Arte.it

Commenti