Contro fast-fashion Slow Fiber
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Immagine di Slow Food |
Slow Fiber coinvolge sedici aziende virtuose del settore tessile per creare una rete che promuovano un rapporto con abbigliamento e arredamento misurato, etico e giusto. Una iniziativa che nasce dalla consapevolezza che in Unione Europea il consumo di articoli realizzati in tessuto è al quarto posto nella classifica dello impatto sullo ambiente e il clima. La produzione di abiti e fibre per divani e tende è aumentata del 63% tra 2000 e 2015 e annualmente si buttano 5,8 tonnellate di vestiti indossati poche volte. Raramente si ricicla e trasforma. Le realtà aderenti rispettano le linee guida del Manifesto del progetto, garantendo requisiti qualitativi e quantitativi e gli indicatori di responsabilità sociale e sostenibilità. Quindi nasce in risposta al fast-fashion dilagante proponendo un approccio virtuoso agli abiti, sano, pulito, bello e duraturo.
Le aziende che partecipano
Oscalito, l’Opificio, Quagliotti, Remmert, Pettinatura Di Verrone, Tintoria 2000, Angelo Vasino Spa, Olcese Ferrari, Tintoria Felli, Manifattura Tessile Di Nole, Holding Moda, Lane Cardate, Italfil, Pattern, Maglificio Maggia, Vitale Barberis Canonico.
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