Cresce il fatturato di vino e alcolici italiani all'estero
Beverage nel 2022 è uno dei settori che ha registrato il fatturato più alto con 17 miliardi € e 9 di export. Federvini ha parlato di una ripresa dei consumi fuori casa per la riapertura post emergenza sanitaria e di una crescita delle vendite all'estero. Tuttavia sul canale della Grande distribuzione del mercato interno hanno sofferto i prodotti premium. Per il 2023 inflazione e moderata crescita di Pil non promettono voli del comparto.
Vini italiani all'estero
Nomisma diffonde i dati dei paesi che acquistano vino italiano. Il Regno Unito si è accaparrato tra gennaio e novembre 2022 il 51,4% del prodotto immesso sul mercato estero. Ci sono poi Giappone (25,1%), Canada (17,9%), Australia (17,4%). Gli spumanti sono sempre apprezzati e a trainare le vendite fuori dai confini del Belpaese. Incrementano anche le performance degli spiriti in altri Stati con un +29% e 1,4 miliardi di fatturato. La grappa è il prodotto di punta negli Stati Uniti e in Germania. Trend positivo anche per l'aceto. Nel 2022 i consumatori hanno richiesto vino e alcolici fuori casa per 93 miliardi, bevendo spiriti lisci (+88%), cocktail (+32%), amari (+24%).
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