Giacomo Ceruti, pittore lombardo con influenze venete
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Giacomo Ceruti, Due Pitocchi, Archivio fotografico dei Musei di Brescia |
Brescia Capitale della Cultura 2023 rende onore al pittore della tradizione lombarda Giacomo Ceruti. L'artista del XVIII secolo sarà rivalutato per la sua capacità di interpretare la sua epoca, affrancandolo dall'epiteto Pitocchetto. Dal 14 febbraio al 28 maggio al Museo di Santa Giulia sarà visitabile la mostra Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento. Un appuntamento realizzato in collaborazione del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, dove l’esposizione farà tappa nella prossima estate.
La mostra
Saranno esposti 60 dipinti dell'artista e 40 di altri pittori contemporanei, Giambattista Tiepolo, Moroni, José de Ribera. Il percorso mette in luce il lavoro di Ceruti per la gente umile, narratore della quotidianità ma anche la committenza di famiglie facoltose. Infatti, è noto per le sue nature morte e le pale d'altare e scene mitologiche. La sua opera è talvolta completamento di scuola lombarda, essenziale e riproducente il vero, e altre dinamica e leggera alla veneta.
Ritratti di gente comune
Il critico d'arte Roberto Longhi ha definito Giacomo Ceruti pauperista per la capacità di mostrare l'autenticità dei soggetti conferendo loro dignità e solennità. Sarà quindi esplorata la sua attività di ritrattista con le opere Ragazza con il cane del Metropolitan Museum di New York, Gentiluomo con corazza Busto di giovane o del Ritratto di ragazza.
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