Salvavita per superconduttori nei reattori a fusione nucleare: il progetto di Enea

Immagine di Enea

ENEA ha ideato un salvavita per limitare il surriscaldamento dei superconduttori nei reattori a fusione nucleare. Il dispositivo sarà testato e poi installato nel tokamak DTT al Centro ricerche di Frascati entro la fine del 2023. Altri due saranno realizzati negli anni successivi per far funzionare l'impianto. 

Il funzionamento del salvavita

Il dispositivo ENEA è più efficiente e sicuro dei tradizionali perché invece di avere i banchi resistori in acciaio presenta varistori, elementi in carburo di silicio, materiale semiconduttore usato nell'elettronica di alta potenza. Infatti, scaricano l'energia dei magneti in pochi secondi e riducono gli stress termici e elettrici. Quindi tensione e temperatura sono ridotti del 20%. Un interruttore di back up elettronico interviene qualora ci fossero dei malfunzionamenti.

Superconduttori per reattori a fusione nucleare

Sono utilizzati per generare campi magnetici a temperature elevate. Il quench è la perdita di superconduttività a cui gli elementi sono soggetti che può provocare dei danni al magnete e all'impianto. FDU sono utilizzati per dirigere l'energia in punti magazzino prima che si verifichi il fenomeno. 

Fonte: Enea


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