Civiltà Mesopotamica e clima: nuove prospettive
Le pianure del Kurdistan. Immagine di CNR |
I cambiamenti climatici di 8.200 anni fa non hanno influenzato lo sviluppo della civiltà mesopotamica. L'Istituto di geoscienze e georisorse di CNR e l'Università Statale di Milano hanno dimostrato che il periodo di siccità che ha interessato la Mezzaluna fertile è meno rilevante di quanto si pensi nell'introduzione di sistemi agricoli e nella crescita della cultura mediorientale. Lo studio è pubblicato su Scientific Reports.
Il metodo di ricerca
Ha lavorato al progetto un gruppo di geoarcheologi e paleoclimatologi nel Kurdistan iracheno. Il team ha prelevato un campione di concrezione di grotta formatasi nel periodo dell'evento climatico, quindi 8.200 anni fa. Esaminato, lo speleotema ha permesso di avere un quadro della situazione in relazione alle piogge cadute all'epoca. Quindi la zona non era così inaridita come supposto in precedenza. Il confronto coi dati archeologici mostra una corrispondenza nel modo di gestire le risorse idriche e anche nella scelta del luogo in cui costruire un nuovo abitato. Tuttavia l'entità delle precipitazioni non ha influito nella nascita della civiltà di agricoltori e allevatori. Quindi l'influenza del clima ha modulato le dinamiche culturali e di sussistenza in relazione al miglioramento o al deterioramento delle condizioni ambientali.
Fonte: CNR
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