Scoperta archeologica sul lungomare di Grado
Sembra un pezzo di barca il reperto apparso durante i lavori di manutenzione della spiaggia di Grado. Si tratta di un’asse ligneo lungo 8 metri e largo 30 cm, spesso 7-8 cm. La Soprintendenza ha recuperato il materiale e cominciato lo studio, trattando l'oggetto con biocida, prima della sigillatura per garantire il mantenimento di un grado di umidità sufficiente alla conservazione temporanea. L'archeologo subacqueo Dario Gaddi ha redatto una documentazione preliminare, procedendo anche a una campionatura per analisi. Saranno poi i ricercatori dell'Università Ca' Foscari di Venezia ad approfondire gli aspetti storici del componente dell'imbarcazione. Ad un primo esame il reperto sembra appartenere a una nave con assi cucite, secondo una tecnica diffusa in particolar modo in area altoadriatica tra età romana e altomedievale. Di solito con fondo piatto o concavo, la struttura era composta da fasciame delle tavole con corde fatte passare attraverso fori ricavati lungo i bordi delle giunzioni. La tenuta stagna era assicurata da cordoli in fibra vegetale, mantenuti lungo i bordi delle tavole attraverso le cuciture stesse. L’asse di legno rinvenuto presenta appunto lungo entrambi i bordi fori a distanza e con inclinazione regolari, alcuni dei quali conservavano ancora resti delle corde e dei perni che le fissavano; sul lato interno sono anche visibili tracce di bruciatura.
Fonte: Soprintendenza Friuli
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