Organ on chip: l'importanza della comunicazione cellulare
Immagine del Cnr
Una piattaforma microfluidica per studiare la comunicazione intercellulare. Un team di ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Cnr di Lecce in collaborazione coi colleghi dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e dell’Università di Maastricht ha condotto una ricerca che ha portato allo sviluppo di un metodo per studiare l’interazione cellula-microambiente extracellulare in maniera altamente precisa e con possibili applicazioni in campo neurologico. I ricercatori hanno dimostrato come poter selettivamente crescere e differenziare neuroni e cellule di Schwann all’interno di comparti cellulari miniaturizzati, senza alterare la comunicazione cellulare paracrina. Lo sviluppo di approcci e strumenti “in vitro” in grado di analizzare e/o sondare selettivamente cellule, guidando la loro differenziazione in fenotipi cellulari specifici, è diventato quindi cruciale. La creazione di “organ-on-chip” è uno degli obiettivi primari dei ricercatori. Grazie a tali modelli è possibile ricostruire in vitro piccoli comparti di organo per studiare i meccanismi fisiologici che sottendono le diverse patologie. In un prossimo futuro è probabile che“organ-on-chip” ottenuti utilizzando cellule del paziente possano fungere da modelli realistici per il test di farmaci prima dell’infusione nel paziente.
Fonte: Cnr
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