Scavi di Aquileia, il mercato a Sud della basilica

Immagine della Soprintendenza del Friuli

Una pavimentazione in lastre di calcare di Aurisina è emersa dallo scavo del Fondo ex Pasqualis di Aquileia. Nell'area è tornato alla luce anche un edificio che faceva parte del mercato, situato nel settore occidentale degli edifici individuati nel 1953-54, in un terreno non indagato in quegli anni per la presenza di un vigneto allora in uso. Oltre alle strutture sono rinvenuti degli incassi regolari per giochi con pedine che si osservano sul cordolo laterale alla pavimentazione, a riprova che quest'area era adibita a mercato e la gente sostava e passava del tempo a giocare e chiacchierare con gli avventori. Il complesso commerciale che sorgeva a Sud della basilica, costituiva il cuore pulsante della vita economica e sociale dell’Aquileia tardoantica. L'accesso era a Nord e dal fiume, come dimostrano le aperture sul più esterno dei muri di cinta urbani. Ci sono anche delle monete tra i reperti trovati, in particolare un solido di Leone I (457-474 d.C.) coniato per la zecca di Costantinopoli che costituisce un riferimento per l’ultima frequentazione dei mercati Pasqualis.
Le prossime indagini archeologiche verteranno sulle possibili fasi di vita precedenti a quelle di V secolo, cui rimandano i materiali e le monete raccolti con gli scavi.

Fonte: Soprintendenza del Friuli

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