Una rotonda al porto di Beirut per celebrare la collaborazione italo-libanese dopo l'esplosione dell'agosto scorso
Collaborazione italo-libanese per ripristinare la viabilità e demolire i fabbricati pericolanti nel porto di Beirut. L'intervento si è reso necessario in seguito all'esplosione avvenuta il 4 agosto scorso. Una task force denominata Cedri in due mesi ha provveduto a rimuovere 13mila tonnellate di macerie e a riattivare l'operatività del luogo di scambio di merci. Inoltre, il team di medici ed infermieri militari, provenienti dal Policlinico militare “Celio”, ha operato all’interno dell’ospedale da campo dell’esercito, effettuando più di 1.100 visite specialistiche ambulatoriali a pazienti libanesi. «Le nostre Forze armate non hanno mai abbandonato il Libano e anche nei giorni difficili dopo l'esplosione, hanno onorato l'Italia e le istituzioni fornendo un contributo concreto per aiutare la popolazione libanese duramente colpita» ha affermato il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini sottolineando anche il delicato lavoro che i circa 1200 soldati italiani operanti in Sector West nell'ambito della missione Unifil. La missione è terminata con la simbolica inaugurazione, presso la rotatoria di ingresso al porto della città, di un monumento, un cedro in acciaio di circa 3 metri d'altezza, a suggello dell'amicizia tra la Difesa Italiana e le Forze Armate Libanesi. Il rientro in patria degli ultimi componenti della missione è previsto per il prossimo 17 novembre.
Fonte: Ministero della Difesa
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