La villa suburbana di Civita Giuliana restituisce due corpi

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La calcografia ha permesso di recuperare due corpi a Civita Giuliana a pochi metri da Pompei. Il sito archeologico continua a restituire scoperte e in questi giorni lo scavo ha restituito i resti di quelli che sembrano essere un ricco cives e un suo schiavo, morti durante l'eruzione del Vesuvio. I calchi in gesso liquido immessi nelle fessure della colata lavica hanno restituito l'immagine delle vittime con dettagli sorprendenti, dai panneggi degli antichi abiti romani alle vene delle mani. Lo scavo in corso dal 2017 a Civita Giuliana ha riportato alla luce i resti di una villa suburbana con una grande terrazza panoramica, dominava il Golfo di Napoli e di Capri. Un corpo appartiene a un ragazzo tra i 18 e i 23 anni, alto 1,56 metri. Ha il capo reclinato, con i denti e le ossa del cranio ancora parzialmente visibili; indossa una tunica corta, di lunghezza non superiore al ginocchio, di cui è ben visibile l’impronta del panneggio sulla parte bassa del ventre, con pieghe. Il cadavere ha le vertebre schiacciate perciò si ritiene svolgesse lavori pesanti. Accanto al ragazzo sono state trovate le ossa di un piede appartenenti alla seconda vittima. L'uomo è riverso a terra e il gesso ha delineato con precisione il mento, le labbra e il naso. Sotto il collo della vittima si conservano lacerti di tessuto riconducibili a un mantello in lana fermato sulla spalla sinistra. Indossava anche la tunica ed aveva tra i 30 e i 40 anni ed era alto circa 1,62 metri.


Fonte:
Mibac


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