I benestanti secondo il Censis, interessanti ad investire in Italia

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Chi sono e come si presentano i borghesi di oggi? Il Censis ha diffuso i dati che riguardano i benestanti che investono nelle aziende italiane e sono disposti a mettere a disposizione parte del proprio capitale per realizzare ospedali, asili e residenze per anziani oppure per la digitalizzazione nelle scuole e la banda ultralarga. 
In numeri, la classe dirigente è composta da 
1,5 milioni di persone che detiene un patrimonio finanziario complessivo di 1.150 miliardi di €, aumentato del 5,2% negli ultimi due anni, cifra pari a tre quarti del Pil del Paese atteso nel 2020. Il 75% deli intervistati è pronto a  finanziare coi propri capitali privati investimenti di lungo periodo per la rinascita economica dell’Italia, mentre solo il 18% teme l’introduzione di una tassa patrimoniale. Cambia anche nella percezione collettiva l’immagine del ricco, non più un egoista, disinteressato alle sorti del paese, ma un uomo che utilizza la finanza per migliorare il benessere collettivo. 
La classe abbiente ha comunque delle preoccupazioni, le malattie (46%) e le minacce al reddito (39,7%). L’87,5% dei benestanti ritiene vantaggioso investire in coperture assicurative per la salute, la vecchiaia, l’educazione dei figli. Infatti, il 41,8% degli intervistati ha già sottoscritto polizze e il 24,9% è intenzionato a spendere di più per la sanità integrativa (solo il 5,9% ridurrà questa voce di spesa in futuro).

Fonte: Censis

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