Le falde acquifere reagiscono ai terremoti anche a distanza di km
Esiste una relazione tra terremoti e circolazione delle falde acquifere. Il Dipartimento di Scienze della terra della Sapienza, l’Ingv e il Cnr hanno monitorato per cinque anni il livello di un'acqua sotterranea a Popoli, in Abruzzo, zona colpita dal sisma del 2009: i bacini registravano dei comportamenti anomali associati a terremoti di magnitudo superiore a 6.5 avvenuti in tutto il mondo. Combinando i metodi dell'idrogeologia con quelli dello studio dei sismi è emerso che questi movimenti sono provocati dalle onde di Rayleigh che viaggiano sulla superficie terrestre, durante i terremoti. I dati raccolti dagli studiosi attestano che il comportamento delle falde acquifere in un sito è utile a controllare la situazione dei movimenti tellurici. Inoltre, c'è un rapporto tra la distanza del terremoto e la sua magnitudo con l’entità dell’oscillazione della falda freatica. Anche in Cina è stato realizzato uno studio sull'argomento.
Fonte: Ingv
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