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Di Massimiliano De Martino - MondoMarino.net, CC BY-SA 3.0, Wikipedia
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I coralli del Mediterraneo accumulano idrocarburi policiclici. L'Università di Bologna e l'Istituto di biotecnologie marine del Cnr hanno dimostrato che la
Balanophyllia europaea trattiene gli inquinanti nel tessuto, nello scheletro e nelle alghe
zooxantelle che vivono in simbiosi con essa e che possono anche provocarne la morte in presenza di grandi quantità di idrocarburi. “Associando i dati degli Ipa contenuti negli scheletri ai dati all’età dei coralli - spiega Mauro Marini dell'Cnr - abbiamo stimato la capacità di stoccaggio a lungo termine degli idrocarburi policiclici negli scheletri di corallo in circa 20 anni”. Gli organismi subacquei contribuiscono quindi a mantenere le acque meno inquinate, ma deteriorandosi le rilasciano nell'ambiente, provocando l'acidificazione del mare. Sui coralli del Mediterraneo i ricercatori hanno trovato tracce d acenaftene, fluorene, fluorantene e pirene.
Fonte: Cnr
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