Il rift Nord-Est e Sud dell'Etna agisce come una valvola che regola le eruzioni dell'area soprastante. Ingv e Ispra hanno studiato le deformazioni del suolo dopo la colata lavica del dicembre 2018 con un approccio multidisciplinare per verificare il ruolo dello scivolamento del fianco orientale del vulcano nell'anticipare eventuali eruzioni. Impiegando il telerilevamento Sar, del Gps e della tomografia sismica l'area è stata mappata, i rift segnalati e studiate le onde sismiche. I ricercatori sono riusciti a ricostruire la struttura al di sotto del versante e ha osservato che il movimento del fianco orientale dell’Etna ha favorito l’intrusione di magmi nell’area che favoriscono la discesa a valle del fianco del vulcano. Le intrusioni magmatiche generano una depressurizzazione della parte interessata dall’eruzione arrestandola.
Fonte: Ingv
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