Neanderthal e variazioni del livello del Mediterraneo, lo studio

Ingv ha partecipato a uno studio sui cambiamenti del livello del Mediterraneo e la frequentazione del promontorio di Gaeta e del Circeo da parte dell'Uomo di Neanderthal tra 124mila e 80mila anni fa. Nelle grotte di quest'area sono state ritrovate testimonianze di frequentazione umana del Paleolitico e resti di strumenti realizzati con le valve di una conchiglia, la Callista chione, che si trova ancora oggi sulle spiagge del litorale laziale. Per la presenza di fori di organismi "litodomi" che vivono in buchi scavati nelle scogliere e solchi di battigia incisi nella roccia dalla marea, queste grotte forniscono importanti indicazioni sulle oscillazioni del livello del mare legate alle ultime due glaciazioni. Tra 160mila e 130mila anni fa il mare scese fino a 120 metri al di sotto del livello attuale a causa del congelamento di grandi masse d'acqua ai poli per poi aumentare nuovamente attorno a 125mila anni fa. Durante queste fasi interglaciali, le grotte si aprivano su delle piccole spiagge che favorivano la frequentazione da parte dei Neanderthals. Queste cavità fornivano loro la possibilità di reperire le conchiglie di cui si nutrivano, utilizzando poi i gusci per costruire piccoli strumenti.

Fonte: Ingv

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