L'Unione europea finanzia il Blue deal
Maree e onde per produrre energia. L'Unione europea finanzia con 2,8 milioni di € il progetto Blue deal per sfruttare l’energia dal mare: i partner sono 13. I paesi dell'area mediterranea non considerano il mare come una fonte di energia pulita su cui centrare le strategie energetiche nazionali e regionali. “Blue Deal nasce dalle precedenti esperienze dei due progetti Interreg Med, Maestrale e Pelagos, e mira a capitalizzarne i risultati - commenta Simone Bastianoni dell’Università di Siena, coordinatore del progetto -. Dimostreremo che è possibile pianificare una transizione energetica che includa l’energia dal mare e forniremo esempi pratici in diversi luoghi dell’area mediterranea”. Il progetto ha una durata di tre anni e si articola in iniziative informative e programmatiche finalizzate a sfruttare la risorsa mare per creare sviluppo nelle comunità costiere e sulle isole. L'Europa sta lavorando in tal senso, tanto che alcuni paesi hanno avviato opere per la realizzazione di turbine eoliche e impianti per lo sfruttamento dei movimenti del mare. Malta è stata la prima ad approvare il Piano di sviluppo che menziona la risorsa energetica marina.
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