Golden Tusk, operazione per il commercio illegale dell'avorio

Foto di Alexandre Claes da Pixabay
Si è conclusa l’operazione Golden Tusk, iniziata a gennaio, che ha visto impegnati gli uomini dei Nuclei Carabinieri Cites e Tutela patrimonio culturale in un’importante serie di controlli, su antiquari, case d’asta, gioiellerie, siti web e telemarketing, per contrastare il commercio illegale di oggetti in avorio. L’attività operativa si è svolta su tutto il territorio nazionale, dove sono stati effettuati quasi 200 controlli (che hanno interessato le principali case d’asta ed antiquari), sequestrati 460 pezzi (tra cui zanne, statuette, crocifissi, posate e gioielli), per un valore stimato di circa 400mila €. L’Unione Europea sta ponendo una grande attenzione al tema del commercio dell’avorio, valutando l’opportunità di adottare delle politiche che vanno nella direzione della forte limitazione delle transazioni per le finalità commerciali attualmente autorizzate. La campagna italiana Golden Tusks rappresenta un modello di riferimento per gli altri paesi europei impegnati nel contrasto dei reati commessi in danno alle specie protette dalla Convenzione Cites, da altri trattati e direttive europee. L'avorio, oltre ad essere elemento costitutivo di opere d’arte che possono arrivare a costare anche decine di migliaia di euro, è sottoposto alla tutela della Cites, la Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione la cui messa in vendita senza la  prescritta documentazione configura un’ipotesi di reato.

Fonte: Ministero ambiente

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