Faglie che si estendono per 100 km nel mare a sud-est di Santa Maria di Leuca. La scoperta del South Apulia fault system è di un gruppo di ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e di quello di oceanografia e di geofisica sperimentale che hanno realizzato le indagini con la nave Ogs Explora. Per osservare i fondali marini il team ha usato dati batimetrici ad alta risoluzione e linee sismiche, individuando i sedimenti quaternari. I ricercatori hanno poi ricostruito la geometria tridimensionale delle faglie della zona, raggiungendo anche profondità elevate. I dati raccolti indicano che il Safs ha cominciato l'attività tettonica durante il Pleistocene, tra 1,3 e 1,8 milioni di anni fa. I movimenti sono minimi, con tassi dello 0,2-0,4 mm/anno in estensione. L'area di Santa Maria di Leuca è stata soggetta a terremoti nel 1743, scossa che registrò una magnitudo di 6.7 e secondo gli esperti il Safs può essere il punto di origine dell'attività tettonica.
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