A Dolina rinvenuto un altro tratto dell'acquedotto romano

Immagine della Soprintendenza del Friuli
Emerso un ulteriore tratto di acquedotto romano in frazione Bagnoli superiore a Dolina in Friuli di Venezia Giulia. Le indagini archeologiche sono collegate al cantiere per la messa in sicurezza del versante roccioso che sovrasta la strada diretta a Bagnoli centro.
Il sistema di adduzione delle acque convogliava quelle della sorgente del torrente Rosandra all’antica città di Tergeste, su un percorso di circa 17 km. In passato erano tornati alla luce altri segmenti dell'opera romana, alcuni dei quali lasciati a vista, come il tratto all’interno della Riserva della Val Rosandra, quello in una struttura ricettiva nel centro di Bagnoli e quello all’Antiquarium di Borgo San Sergio a Trieste.
Le analisi hanno riguardato le tecniche costruttive antiche che in molti casi sono utilizzati anche ai giorni nostri. Quando è stato dismesso l'acquedotto non ha accolto inumazioni di epoca tardoantica o medievale, ma si è stato usato come fondazione per un edificio con focolare. Potrebbe trattarsi di una struttura residenziale, con funzione di controllo della viabilità di fondovalle, o di un opificiio collegato ai mulini distribuiti lungo il  torrente Rosandra. La datazione dell’edificio è fornita dai frammenti di ceramica da fuoco, maiolica e graffita arcaica, databili all’ultimo quarto del Trecento.
Fonte: Soprintendenza archeologica del Friuli

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